Incursioni vietnamite al confine della Thailandia parte della guerra cambogiano-vietnamita | |||
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Data | 1979 - 1989 | ||
Luogo | Confine tra Cambogia e Thailandia | ||
Esito | ritorno allo status quo ante bellum dopo la ritirata vietnamita dalla Cambogia | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Le incursioni al confine vietnamita in Thailandia sono una serie di incursioni armate facente parte della guerra cambogiano-vietnamita e della guerra fredda, avvenute a più riprese nel periodo 1979–1989 al confine tra Thailandia e Cambogia nel Golfo della Thailandia.
Dopo l'invasione vietnamita della Cambogia nel 1978 e il successivo crollo della Kampuchea democratica nel 1979, i Khmer Rossi fuggirono nelle regioni di confine della Thailandia e, con l'assistenza della Cina, le truppe di Pol Pot riuscirono a riorganizzarsi nelle zone boscose e montuose del confine thailandese-cambogiano. Durante gli anni '80 e l'inizio degli anni '90 le forze dei Khmer Rossi operarono dall'interno dei campi profughi in Thailandia, nel tentativo di destabilizzare il governo della Repubblica popolare di Kampuchea pro-Hanoi, che la Thailandia rifiutò di riconoscere. Thailandia e Vietnam si scontrarono attraverso il confine thailandese-cambogiano con frequenti incursioni e bombardamenti vietnamiti nel territorio thailandese per tutti gli anni '80 all'inseguimento dei guerriglieri cambogiani che continuavano ad attaccare le forze di occupazione vietnamite.
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